Fenomenologia dello studente liceale #2. La Salmona

Salmona

E’ tempo ormai di introdurre alcuni caratteri dell’animale simbiotico dell’Orsetto.
Si tratta del pesce osseo d’acqua dolce e marina Salmon salar, che negli ambienti scolastici si presenta per lo più unicamente nel genere femminile, la Salmona appunto.
Ed è proprio nelle acque dolci del gruppo classe che questo curioso essere ama trattenersi: essendo specie anadroma, essa vive anche in acque salate, ma di tale esperienza non è dato saper nulla. Il primo tratto che la caratterizza, infatti, è un’assoluta riservatezza, manifestata con un costante e certosino silenzio. La Salmona non prende posizione esplicita, si limita a muovere ritmicamente il capo in senso longitudinale, dal basso verso l’alto, per alcune volte, dimostrando straordinario interesse e rara capacità di comprendonio di fronte alle parole del Gufo. E’ in primo luogo l’assenza pressoché totale di parola, in contesto gruppale, ad avvicinare la Salmona all’Orsetto, che come abbiamo visto, è anch’egli caratterizzato dal silenzio pubblico. Egli stesso, tuttavia, ha il privilegio di accogliere, in separata sede, le confessioni fiume della Salmona, che lo adotta come spirito guida, mentore, confessore.

La Salmona si presenta simile alla Trota di mare, con la differenza evidente per cui la bocca raggiunge il bordo dell’occhio senza superarlo. Del resto sarebbe impossibile: la Salmona infatti è tale per i due enormi occhioni cigliati, usualmente segnati da un trucco non invadente – si può dire elegante – che sbatte con regolarità e in sincrono con il movimento del capo. In un esperimento effettuato in una scuola finlandese, nel 2004, dal Gufo Aarno Hintikka, è stato dimostrato come, in condizioni di assoluto silenzio, il battito di ciglia sia percepibile all’orecchio animale, e non solo dai piccioni.

Ecco che la comunicazione visiva Salmona-Orsetto risulta essere la fenomenologia ricorrente della loro interazione in pubblico: si riconoscono a prima vista, si può dire senza tema di sbagliare. E così lo sguardo dell’Orsetto, attento e non giudicante, risulta accogliente per quello spaurito e perplesso della Salmona, che, scavato un avvallamento di circa 15 cm depone le uova e trova infine requiem.
In senso stretto, poiché, come già accennato, l’affidarsi della seconda al primo è per ella mortale: gli orsi amano attendere i salmoni in risalita e così, dopo aver concesso all’Orsetto le pagine più dolorose della propria esistenza, la Salmona verrà inghiottita senza remore. Nella fattispecie, dopo mesi di simbiosi, accade la rottura, drammatica, che ha effetti stranianti sul resto del gruppo animale, di norma ansioso, e deleteri sui tentativi pedagogici del Gufo.

Da notare, a margine, che la Monumenta Venetiae Historica Scholastica, redatta dal Gufo Erasmus Von Rosenstrasse nel 1823, ricava l’etimologia del nome Salmona dai suoi tratti estetici, separando il suffisso *sal dall’oriundo Mona (veneto per esemplare femminile particolarmente attraente). Si sa, del resto, che gli Orsetti sono dotati di un certo gusto.

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