Lingue morte?

Le civiltà classiche futuro dell’Europa: QUI il VIDEO.
Il racconto della  seconda edizione delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche, un progetto della Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del Ministero dell’Istruzione.
A Napoli dal 28 al 31 maggio 2013 i vincitori dei certamina, nazionali e locali di tutta Italia, si sono incontrati per una gara, che costituisce ogni anno una nuova importante occasione di  approfondimento culturale sul mondo classico, sulle sue lingue e la sua storia.
In particolare nel video sono affrontati i temi del ruolo fondamentale della civiltà classica come radice comune ed unificante dell’identità europea e del ritorno ad una visione unitaria del sapere, che superi le rigide contrapposizioni tra cultura umanistica e scientifica.

La_scuola_di_Atene

Quel che mi pare veramente interessante, guardando questo contributo, è come i ragazzi partecipanti abbiano sperimentato (quindi sul piano cosiddetto delle competenze) che il sapere è unico, e che le differenze tra discipline, indispensabili (forse) sul piano pratico-didattico, in realtà sono un’astrazione, spesso controproducente.
Si va così a toccare la vera piaga dell’istruzione secondaria, cioè un ottuso procedere a compartimenti stagni da parte dei vari docenti, sperando che l’interdisciplinarità sbocci come fiore inaspettato tra le pieghe dell’acciottolato.

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