parole#1: aporia

Questo abbinamento è divertente e – trovo – profondo. L’aporia è incertezza di un batter d’ali, ma è volo verso il limite inacessibile alla ragione, come nei dialoghi socratici.

apòria s. f. [lat. scient. Aporia, der. del gr. ἄπορος «inaccessibile», perché queste farfalle frequentano spesso le cime degli alberi]. – Genere di farfalle della famiglia pieridi; la specie più conosciuta, comune in tutta Europa fino ai 2000 m d’altezza, è la farfalla del biancospino (Aporia crataegi), dal corpo nero con ali bianche e nervature nere.

aporìa s. f. [dal gr. ἀπορία «difficoltà, incertezza», der. di ἀπορέω «essere incerto»]. – In filosofia, difficoltà di fronte alla quale viene a trovarsi il pensiero nella sua ricerca, sia che di tale difficoltà si ritenga raggiungibile la soluzione sia che essa appaia intrinseca alla natura stessa della cosa e quindi ineliminabile: le a. eleatiche; la discussione aristotelica delle a. del concetto di moto; un’a. insolubile.

Le definizioni sono tratte da qui, vera miniera sapienziale.

2 risposte a “parole#1: aporia”

  1. Beh probabilmente l’aporia filosofica introduce quella cosa che potrebbe essere chiama “pigrizia mentale”. Di solito, mentre si ragiona, si tende ad acquisire un determinato punto di vista sull’argomento, solitamente di connotazione personale. Accorgendosi però che un solo punto di vista non basta, la mente pensa a tutte quelle altre prospettive tralasciate inconsciamente e, conscia della loro utilità per una buona riuscita del pensiero, si sente pigra ad iniziare un nuovo e più impegnativo ragionamento che comprenda sia “AB” che “BC”. (Intendo con A, B e C prospettive diverse, legate assieme a binomio con un fattore comune, la B).
    Poi ovviamente il discorso potrebbe prendere innumerevoli pieghe, dato che si intromette la soggettività. Mi chiedo, in un ragionamento la mente raggiunge l’aporia perchè la mente ha tralasciato del tutto, o in parte la connotazione soggettiva oopure quella oggettiva? E’ necessaria una scelta kierkegaardiana dell’uno escludendo l’altro di netto oppure un’ armonia tra i due punti di vista?

    1. Se si dà aporia, la si dà razionalemente, o vero oggettivamente. Posto un sistema logico, che decidiamo di condividere, al suo interno ci saranno necessariamente vicoli ciechi, strade senza uscita, oppure soluzioni antinomiche. Sono ugualmente utili, ma non in definitiva sul piano della correttezza ed efficacia logica, quanto su quello esperienziale, se si accetta il principio che tutto in qualche modo è veicolo di senso.

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